Preg.mo Prof. Airaldi,

Nel corso della  pausa estiva ho potuto apprezzare  come merita il magnifico servizio fotografico assieme alla presentazione che mi ha riservato in occasione della lezione sulla “Civiltà romana, civiltà della scrittura”.

Le immagini sono molto belle e mi serviranno per ricordare ancora meglio  un istituto scolastico un po’ “fuori dalla prassi”, con studenti attentissimi, curiosi, entusiasti e disciplinati che credevo non esistessero più.

Oggi la scuola (e purtroppo anche l’Università)  sono diventate aziende con tutte le conseguenze che ne derivano; da lei ho visto invece una scuola che è rimasta una scuola pur nella rapida evoluzione dei tempi, e non credo che siano molti i presidi che possano affermare altrettanto per gli istituti che dirigono. È stata quindi per me una piacevolissima e inattesa sorpresa.

La pausa estiva mi ha anche concesso la gradevole opportunità di farmi una concreta idea delle pubblicazioni che ha voluto regalarmi, inerenti all’intensa attività convegnistica che completa nel modo più congruo l’attività didattica: una iniziativa intelligente e ben programmata, anch’essa rara a trovarsi ormai perfino qui da noi all’Università, che contribuisce a rendere il suo istituto davvero un “unicum” nel suo genere.

Il livello scientifico e culturale di questi “Quaderni” è notevole, e quello sul Manzoni, in particolare, contiene lavori davvero di pregio, non ultimi i contributi dedicati ad aspetti poco noti della sua personalità letteraria e umana, che mi sono parsi ricchi di novità e di prim’ordine.

La mia impressione è stata dunque a dir poco eccellente, e se lei e la Prof.ssa Scaletta lo vorrete, ben volentieri intratterrò ancora gli studenti con qualche altra chiacchierata sugli aspetti pratici della “quotidianità” della vita romana: non capita infatti tutti i giorni di avere un pubblico di ascoltatori così interessato come si è dimostrata la classe dell’anno scorso.

Ringraziandola ancora, la saluto con i migliori auguri per l’anno scolastico di non lontano inizio, confidando di presto rivederla,

 

Giovanni Mennella

Pre.mo Prof. Airaldi,

a distanza di qualche anno dal conseguimento del diploma, mi sono trovata a ripensare agli anni trascorsi all’interno della struttura scolastica (mi riferisco al fatto che ho impiegato più tempo con Voi docenti che non con i miei familiari).

Sono pentita, tutta presa com’ero dalla voglia di crescere, di non essere riuscita a comprendere pienamente quanto il clima scolastico ed umano, che Lei e tutto il personale avete così attentamente creato, fosse così prezioso.

Frequentando l’Università ho, purtroppo, constatato quanto gli studenti possano essere considerati solo numeri ed elementi di fastidio.

Per Voi, invece, i miei compagni ed io eravamo tutti ragazzi che necessitavano di solidi pilastri per crescere. Non ci avete mai impedito di cadere, ma avete dato a ciascuno di noi gli strumenti per rialzarsi. Lasciavate che camminassimo da soli, ma ci osservavate da una minima distanza, pronti a carpire cosa non andasse. Pretendevate da noi il massimo, pronti a godere insieme del panorama una volta raggiunta la vetta, ma altrettanto pronti ad aiutarci nel migliorare.

Credo di non sbagliarmi dicendo che per tutto il personale noi ragazzi fossimo come figli.

Di certo non mi sto sbagliando dicendoLe che siete stati i migliori maestri di vita che potessi desiderare, per questo ringrazio tutti Voi.

Mi avete regalato gli anni più belli della mia vita.

Un abbraccio

 

Giulia Risso

Egregio Signor Preside

Abbiamo letto questa frase di Nelson Mandela : “Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile, ma quando ci aggiungi una lingua e una penna colta allora hai davvero qualcosa di speciale”.

Grazie alla Redemptoris Mater per averci reso “qualcosa di speciale”. Grazie a questa scuola.

Grazie a Lei signor Preside, grazie a tutti gli insegnanti: in questi 22 anni siete stati una seconda famiglia, una seconda casa.

Con orgoglio diciamo di essere figli della Redemptoris Mater.

 

Francesca e Giacomo Rapa

Buongiorno Preside!

Probabilmente sarà una mail un po’ diversa da quelle che affollano il suo account di posta elettronica.

In questa mail ho semplicemente scelto di dire grazie.

Nel mio percorso liceale mi sono sentita “educata” nel senso etimologico del termine “tirata fuori di me” e ogni componente del corpo docenti, ogni regola del patto educativo è stata fondamentale.

Comincio con il ringraziare lei che mi ha insegnato che molto più spesso di quanto non si creda non c’è nulla di difficile, ma solo qualcosa che non sappiamo guardare con gli occhi giusti, solo perché lo osserviamo a “serranda chiusa” e quando troviamo la forza di aprirla, anche solo poco, ci si spalanca un mondo che diversamente non avremmo mai scoperto.

La ringrazio per l’attenzione che sa riservare, sempre, a ciascuno di noi, per il suo modo di osservarci, di intuirci ancora prima del tempo.

Ringrazio il Professor Ballabio per il tempo che ha dedicato a leggermi, per la fiducia che ha ed ha avuto nella forza delle mie parole.

Ringrazio la Professoressa Vanda Ferrari per il sostegno e la disponibilità che ha avuto nei miei confronti in questi cinque anni, in particolare nell’ultimo periodo, per avermi fatto comprendere quanto le regole e i confini siano imprescindibili nella vita di ciascuno, poiché sarebbe impossibile per l’uomo camminare un mondo senza strade.

Ringrazio la professoressa Ghiringhelli per aver sempre premiato e compreso il mio lavoro personale sui concetti che assumevano le sfumature del mio sentire e per avermi fatto comprendere che non esiste cosa ben fatta laddove non si annidi nel cuore una passione vera.

Ringrazio il Professor Rizzo, perché da lui ho imparato che la vita umana ha troppi modi di declinarsi per gridare a squarcia gola il proprio, che alle volte basta parlare più piano per essere ancor meglio uditi.

Ringrazio la Professoressa Ratto per non essersi mai arresa nel cercare di consegnarmi la chiave di un mondo logico che per naturale inclinazione poco, forse, mi appartiene.

Ringrazio la Professoressa Varalli che mi ha guidato in un percorso di crescita personale e di scrittura, perché-con ogni probabilità- si scrive e si cresce bene quando si sgretola il superfluo e ci si avvicina sempre più al cuore della vita.

Ringrazio il Professor Ballestrino per averci condotti alla scoperta della bellezza, poiché questa è ovunque, si tratta solo di saperla scoprire.

Ringrazio il Professor Mazzini per la pazienza con cui mi ha spiegato e rispiegato gli stessi concetti e la calma con cui ha gestito la mia esuberanza (e di questa dovrei ringraziare tutti).

Un grazie va a Don Pablo per aver cercato di offrirci orizzonti più ampi entro cui orientare i nostri pensieri.

Posso dire con fermezza che non avrei potuto scegliere meglio il mio percorso liceale.

Buona estate!

Con infinita gratitudine

 

Angela Macheda

Stimatissimo prof. Airaldi,

mi preme inviarvi queste righe, per esprimervi il mio più sincero
ringraziamento …

Otto anni fa vi abbiamo affidato la nostra Benedetta … una bambina di dieci anni sicuramente sensibile e curiosa ma timida, riservata e insicura.

Poi anno dopo anno, grazie al vostro insegnamento umano, culturale e morale, grazie all’impegno a tutto tondo che tutti gli insegnanti e Lei profondete verso i ragazzi della scuola, Benedetta ha compiuto un percorso che noi come genitori riconosciamo essere estremamente positivo.

Di questi anni ricorderò sempre il succedersi dei colloqui con gli insegnanti, che sempre hanno cercato di instaurare un rapporto collaborativo con noi genitori, e che nel tempo mi davano una rappresentazione di come stava crescendo Benedetta, svelandomi a volte aspetti del suo carattere che i genitori da casa non riescono a percepire … parole che mi riempivano di gioia.

Ora che siamo usciti dalla Redemptoris Mater, crediamo che quella scelta sia stata per Benedetta il miglior investimento per la sua vita, non solo per l’amore della conoscenza che ha sviluppato, ma anche per l’esempio e la consapevolezza del vivere secondo insegnamenti morali e religiosi, strada maestra che Vi contraddistingue.

Voglio anche ringraziare Don Mario e tutta “la Baracca” per la grande opportunità di crescita spirituale e umana, che Benedetta ha accolto con grande gioia … Anche questo è stato un frutto della Redemptoris … che mi auguro di cuore continui a coltivare.

Il nostro affettuoso ringraziamento va a Lei Preside, a tutti gli insegnanti, a Vincenzo e Rita … state certi che Benedetta (e noi con lei) avrà sempre nel cuore il ricordo di questi preziosi anni.

Con stima

 

Mariaclara Romano